A Pisa in meno di 10 anni ambulanti dimezzati e il 29% dei negozi ha chiuso

Erano 211 nel 2012, oggi sono 139. Quello relativo alle attività di commercio al dettaglio ambulante è il calo più significativo nella sezione dedicata alla città di Pisa all’interno dell’ottava edizione dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa delle città italiane realizzato a livello nazionale da Confcommercio, con il contributo del Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne, che ha fornito i dati sui quali si è sviluppato lo studio.

Ma anche gli altri dati sono tutt’altro che confortanti.  278 i negozi al dettaglio chiusi a Pisa negli ultimi dieci anni, il 29% in meno rispetto a a quanti erano nel 2012. Ad aumentano alberghi e servizi di alloggio (+48%), mentre la ristorazione perde il 4% sul territorio comunale .

“La doppia crisi, quella pandemica prima e quella energetica poi, hanno enfatizzato i trend di riduzione della densità commerciale già presenti prima di tali shock – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi – un fenomeno che ci lascia profondamente preoccupati: la desertificazione commerciale non riguarda solo le imprese, ma la società nel suo complesso perché significa meno servizi, vivibilità e sicurezza. E’ arrivato il momento di cambiare marcia: ci aspettiamo un cambio di passo diventato ormai urgente e improcrastinabile considerata la siturazione, le imprese hanno bisogno di fatti e interventi concreti per invertire questa tendenza. Occorre accelerare la riqualificazione urbana e prevedere un utilizzo più ampio e selettivo dei fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

  

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