A Venezia si riorganizzano i banchi che vendono souvenir
L’assessorato al Commercio di Venezia sta lavorando attivamente per riorganizzare il posizionamento e le caratteristiche dei banchi che vendono souvenir. Un progetto che mira a migliorare l’accessibilità e la sostenibilità delle aree turistiche della città, garantendo al contempo il decoro urbano e la viabilità.
Secondo quanto riportato dalla testata giornalistica locale Veneziatoday.it l’assessore alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga, ha spiegato che il prossimo passo sarà la progettazione di un banco-tipo per la Riva degli Schiavoni, in collaborazione con la Soprintendenza. Questo nuovo modello seguirà la stessa filosofia adottata per i banchi dell’area marciana, con dimensioni leggermente differenti per adattarsi alle esigenze degli ambulanti che operano in questa zona. Sono già state effettuate tre conferenze dei servizi che hanno coinvolto tecnici e associazioni di categoria per la riorganizzazione dei pianini dell’area. La predisposizione delle passerelle, fondamentali per abbattere le barriere architettoniche costituite dai ponti, rende ancora più urgente questo intervento di pianificazione.
Stesso approccio anche per la Strada Nova, dal ponte delle Guglie al Cinema Italia, dove le bancarelle rendono spesso difficile il passaggio. L’assessore Costalonga ha dichiarato che l’obiettivo è spostare i banchi dalla strada a una zona più raccolta e circoscritta, come campo San Leonardo, dove attualmente sono presenti alcuni ambulanti che vendono frutta e verdura. Questo permetterà di creare una vera e propria zona dedicata al mercato, assicurando così il decoro che la città merita e migliorando contemporaneamente la viabilità. Su questo sarà attivato a breve un apposito confronto con le categorie interessate.
L’assessore ha sottolineato l’importanza di garantire pari dignità e uno stesso trattamento a tutti i coloro che lavorano con il turismo, siano essi albergatori, pubblici esercizi, ambulanti o pittori di strada. L’obiettivo è salvaguardare ogni singolo posto di lavoro, perché dietro a ognuno di essi ci sono persone e molto spesso intere famiglie.


paolo - sono ancora disponibili,,grazie paolo...